“Un nuovo inizio”. Valeriano Formis, Segretario dei Pensionati Cisl Lombardia, ha definito così la manifestazione regionale [guarda il servizio di Teletutto] che ha riunito questa mattina a Brescia centinaia di operatori e responsabili territoriali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil.
INSIEME, UNA MODALITÀ DI COMPORTAMENTO – L’occasione è stata la manifestazione unitaria che ha voluto rimettere al centro dell’attenzione pubblica il “diritto a vivere e ad essere curati” con dignità rivendicato dal sindacato per gli anziani e per i pensionati. La novità rimarcata da Formis è il modo di stare e agire insieme delle tre organizzazioni sindacali, “una modalità di vita e di comportamento – ha detto il Segretario regionale della Fnp – per promuovere un soggetto sindacale più forte, più credibile e più rappresentativo nella costruzione di una politica alternativa rispetto al passato”.
DECISIVO E’ UN RAPPORTO EFFICACE TRA LE GENERAZIONI – “I problemi della popolazione anziana non vanno relegati in un perimetro separato e ristretto – ha aggiunto – perché la strategia di una nuova solidarietà si realizza dentro un più efficace rapporto tra le generazioni”; non a caso l’iniziativa di questa mattina si inserisce tra quelle in preparazione della manifestazione nazionale per il lavoro che Cgil Cisl Uil hanno convocato a Roma il prossimo 22 giugno.
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UNA INIZIATIVA SU TRE PIANI – Nella sua relazione il Segretario regionale dei Pensionati Cisl ha valorizzato la contrattazione territoriale (“Il sindacato partecipa e concorre alla lettura delle situazioni e dei bisogni, si fa carico delle compatibilità, orienta le scelte amministrative in una logica solidaristica e intergenerazionale”), ha analizzato il confronto con la Regione (“Siamo interessati a rapporti veri, non a pacche sulle spalle. Sul Fondo per la Famiglia l’assessore deve passare dagli annunci ai fatti concreti”), ha ribadito l’impegno ad incalzare il Governo sul tema della non autosufficienza (“La mancanza di una legge quadro nazionale ha favorito le iniziative più disparate che non hanno dato risposte esaustive e che hanno prodotto ulteriori disparità”).
QUESTIONE DI CONVINZIONE – Anche se la situazione economica e sociale del paese è sempre più difficile – ha concluso Formis – non siamo all’ultima spiaggia: “possiamo farcela se siamo convinti delle nostre buone ragioni e consapevoli della nostra forza”.