La crisi economica ha un riflesso pesante sui consumi e i primi tagli di una famiglia riguardano spesso l’uso dei mezzi privati. Da qui il collasso del settore carburanti e il tracollo dei gestori delle pompe di benzina.
I problemi sono quelli si sempre – dicono i benzinai – ingigantiti dalla crisi: dal rinnovo dei contratti alla gratuità delle transazioni con le carte di credito, dalla flessibilità degli accordi alle problematiche inerenti la distribuzione di carburanti sulle autostrade.
Per questo i gestori dei distributori di carburanti aderenti a Fegica Cisl, Faib Confesercenti e Figisc-Confcommercio hanno proclamato uno sciopero nei giorni tra il 12 e il 14 dicembre, senza garanzia dei livelli minimi di servizio, mettendo in campo anche altre forme di protesta come lo stop a carte di credito e bancomat nel periodo natalizio.
Per tenterà di scongiurare lo sciopero il Ministero dello Sviluppo ha convocato le parti per il prossimo 4 dicembre.