Poste Italiane rinuncia alla chiusura di 32 uffici postali in Lombardia. E’ il risultato della trattativa e dell’accordo tra l’azienda e le organizzazioni sindacali di categoria Cisl, Cgil e Cisal raggiunto nella tarda serata di ieri.
“A Brescia – spiega Giovanni Punzi, Segretario provinciale dei Postali Cisl – non chiuderanno gli uffici di Brescia (Succursale 19) e Pilzone. Confermato nell’attuale configurazione di servizio l’ufficio di Provaglio Val Sabbia. Verranno razionalizzati ma non chiuderanno gli uffici di Coniolo, Corticelle Pieve, San Pancrazio Bresciano, Navazzo e San Colombano di Collio. L’ufficio postale di Lumezzane Pieve verrà riconvertito in ufficio Posta Impresa. Chiuderanno invece gli uffici di Gorzone, Calvagese della Riviera, Ludriano, Campione del Garda, Nozza, Bogliaco e Remedello Sotto”.
Un’intesa importante che mette fine ad una lunga fase di interruzione delle relazioni industriali dovuta alle politiche di gestione della dirigenza di Poste Italiane che aveva cercato di imporre un piano di riorganizzazione penalizzante per i cittadini e per i lavoratori.
Inizialmente il piano di Poste Italiane prevedeva nella nostra Regione 83 chiusure: l’accordo le ha ridotte a 51. “I contenuti dell’intesa – aggiunge Giuseppe Marinaccio, Segretario regionale della Slp Cisl – sono in linea con il decreto Scajola del.2008 che prevede l’operatività di almeno un ufficio postale nel 96% dei comuni italiani e distanze minime della popolazione residente compatibili con le esigenze dei cittadini nei piccoli comuni”.
“Va inoltre sottolineato che pur in presenza di 51 chiusure di uffici postali – aggiunge Marinaccio – viene salvaguardata l’occupazione ed al personale coinvolto verrà garantita un’applicazione negli uffici più vicini, oppure, a domanda volontaria, in altri uffici per il potenziamento di realtà con maggiori attività. Non bisogna dimenticare che in alcuni uffici postali di importanti Comuni della Lombardia permangono purtroppo difficili condizioni operative per la grave e persistente carenza di personale alla sportelleria”.
Cisl, Cgil e Cisal hanno ottenuto l’impegno aziendale a ricercare una maggiore collaborazione con gli enti locali interessati, attraverso apposite convenzioni e sinergie.