È stato rinnovato nella notte il contratto nazionale per il triennio 2012/2015 degli impiegati agricoli, scaduto il 31 dicembre 2011 e che interessa 20.000 lavoratori italiani. L’accordo prevede aumenti salariali 5,5% da calcolarsi sulle retribuzioni contrattate sia a livello nazionale che provinciale.
Inoltre vengono migliorate alcune tutele contrattuali, come la maternità obbligatoria che verrà integrata al 100% (era al 90%) e la possibilità di usufruire di periodi di aspettativa non retribuita di 6 mesi, anche nelle aziende con solo 3 impiegati (prima erano 5). Viene poi regolato il ricorso all’apprendistato professionalizzante o di mestiere, e c’è l’impegno ad elaborare, in tempi rapidi, una proposta organica di riordino e razionalizzazione degli enti ed organismi bilaterali.
“Il rinnovo di questo contratto – ha affermato Augusto Cianfoni, Segretario nazionale della Fai Cisl – è un segnale importante non solo per gli impiegati e tecnici agricoli, ma per l’intero settore che si conferma per le buone relazioni sindacali. Il contratto interessa circa diciottomila addetti, con professionalità ricchissime, che rappresentano una grande risorsa per l’agroalimentare italiano e che sono in costante aumento, a dimostrazione del continuo ammodernamento delle aziende agricole”.
“La speranza è che la firma di questo accordo – conclude Cianfoni – possa favorire una ritrovata serenità ed operatività nelle relazioni sindacali in modo da garantire la ripresa e la rapida conclusione dei molti tavoli negoziali ancora aperti per il rinnovo dei contratti agricoli provinciali e in comparti strategici per l’agricoltura italiana come i Consorzi di Bonifica, le Associazioni Allevatori ed i Consorzi Agrari”.