Si è svolta questa mattina a Milano l’assemblea regionale dei delegati della Cisl Funzione Pubblica della Lombardia. Al centro della riunione, alla quale hanno partecipato oltre trecento delegati, la strategia della Cisl Fp sulla spendig review, le azioni di protesta e le proposte concrete da mettere in campo.
NO AI TAGLI. OCCORRE IL CONFRONTO
“Il solo taglio degli organici pubblici, senza ridurre i costi inutili e riorganizzare la pubblica amministrazione – ha sottolineato il Segretario generale della Cisl Fp Lombardia, Antonio Angeli Tira – penalizzerà la collettività, con la riduzione dei servizi, con l’aumento di bollette e utenze, con l’isolamento delle piccole comunità locali colpite dalla soppressione o riduzione di ospedali, tribunali e uffici pubblici”.
A preoccupare il sindacato e i lavoratori lombardi è in particolare l’annunciata riorganizzazione di 2.000 posti letto nelle strutture sanitarie, una riduzione di assistenza di circa 1500 dipendenti e 200 medici.
RUOLO ALLA CONTRATTAZIONE
Ai lavori è intervenuto anche il Segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, che ha sottolineato l’importanza di rilanciare quello che era il motto del Centro studio di Firenze: “Contrattare tutto, sempre, e possibilmente bene”. “La contrattazione ha contribuito allo sviluppo di questo paese, a farlo diventare la sesta o la settima potenza mondiale – ha detto Petteni – e anche oggi, in questo scenario sempre più delicato e complesso, ridare ruolo e dignità alla contrattazione dev’essere la strada maestra da seguire”.
“Siamo tutti chiamati in prima persona, a ogni livello, a impegnarci per difendere il lavoro e promuovere la crescita – ha aggiunto il segretario generale della Cisl lombarda -. La ripresa dello sviluppo economico non può avvenire per decreto”.
SINDACATO E RIORGANIZZAZIONE
Il Segretario nazionale della Cisl Funzione Pubblica, Giovanni Faverin, ha aperto all’ipotesi di un tavolo sulla produttività nel pubblico impiego e a poche ore dall’incontro con il ministro Patroni Griffi ha rilanciato la necessità di un accordo “per costruire un asse col sindacato concreto e partecipativo”.
“Il Ministro deve creare le condizioni per il sindacato di aiutare la pubblica amministrazione nella sua fase di riorganizzazione – ha spiegato Faverin – per creare risparmio, ridurre le tasse a carico dei lavoratori e dei pensionati. E’ possibile e auspicabile che governo e sindacato stringano una partnership, per poter garantire maggiori servizi e qualità nel settore pubblico sempre più minacciato dagli sprechi della politica”.