Non accenna a scendere il tasso di disoccupazione in Italia che a luglio tocca il 10,7% della forza lavoro. L’Istat comunica che il dato è stabile rispetto al mese precedente ma che è cresciuto di 2,5 punti percentuali rispetto a luglio del 2011. Tra i giovani in età compresa tra 15 e 24 anni il tasso di disoccupazione è salito al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali rispetto a giugno e di 7,4 punti nei dodici mesi.
“I dati Istat sulla disoccupazione sono un bollettino di guerra – commenta il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini – la disoccupazione complessiva si attesta a livelli altissimi. Non bastano più analisi e parole servono azioni incisive e coordinate in un patto sociale per lo sviluppo e il lavoro. Per lo sviluppo sono necessari interventi diretti, anche utilizzando poteri sostituivi, per rilanciare in tutti i settori gli investimenti e una riduzione della tassazione sui lavoratori, i pensionati e le famiglie così da far crescere la domanda interna, da mesi in calo. Per il lavoro è necessario dare attuazione alla recente riforma in particolare per stimolare azioni concrete per la diffusione dell’apprendistato e per promuovere la ricollocazione dei lavoratori che hanno perso il lavoro”.
“Per i giovani in particolare – sottolinea Santini – Governo, Regioni e parti sociali, lasciando da parte polemiche e lacerazioni sono chiamate a costruire una serie di azioni concrete e mirate finalizzate ad offrire ad ogni giovane una possibilità nelle diverse situazioni di difficoltà : un progetto concreto per aggredire la dispersione scolastica, soprattutto nelle regioni meridionali, la qualificazione professionale per facilitare le assunzioni nei settori in cui non si trovano le professionalità richieste, l’utilizzo dell’apprendistato in alta formazione per favorire l’inserimento lavorativo di giovani laureati in particolare nei servizi e nelle professioni”.
“Allo scopo serve un accordo-quadro che definisca in modo semplice e preciso le azioni e le risorse disponibili – conclude il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini – e dia vita ad una mobilitazione generale al centro e in ogni regione/territorio , con verifiche mensili dello stato di avanzamento che si pongano in concreto l’obiettivo di fermare l’aumento così forte della disoccupazione giovanile e progressivamente di farla regredire”.