A livello nazionale Fisascat Cisl, Filcams Cgil e UiltUcs Uil hanno proclamato lo stato di agitazione in tutto il gruppo (che occupa complessivamente 4000 addetti) con 12 ore di sciopero da gestire a livello territoriale, senza preavviso, entro il 30 settembre.
“La disdetta della contrattazione è controproducente – aggiunge Pluda – perché non aiuterà Metro Italia a raggiungere gli obiettivi di recupero di efficienza che il gruppo di propone; porterà solo tensione e malcontento tra i lavoratori. Ma è anche paradossale, visto che le associazioni datoriali dichiarano continuamente che occorre rilanciare la contrattazione locale, mentre le società precludono questa possibilità con l´interruzione unilaterale delle intese”.