Quasi facendo eco alle parole del Presidente della Repubblica che in un messaggio per la giornata nazionale di studio che si è svolta in Senato è tornato ieri a parlare degli sforzi necessari per la sicurezza sul lavoro, proprio ieri a Brescia è stato presentato un progetto formativo per la prevenzione e la sicurezza all´interno delle aziende artigiane.
BRESCIAOGGI – 26 giugno 2012
Artigiani e sicurezza, c´è un progetto
La sicurezza prima di tutto, anche nel settore artigiano. È il presupposto su cui poggia il duplice percorso formativo riservato ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali (Rlsa), messo in campo da Opta (Organismo paritetico territoriale dell´artigianato), Inail, Asl e Vigili del fuoco nei mesi di luglio e ottobre 2012.
Si tratta di un progetto sperimentale frutto dell´accordo siglato dal presidente di Opta Carlo Piccinato e dai vertici di Inail (il direttore Nicola Guerrieri), Asl (il dg Carmelo Scarcella) e Vigili del fuoco (il comandante Settimio Simonetti) per garantire una formazione adeguata a tutti i rappresentanti dei lavoratori delle oltre 37mila imprese artigiane bresciane che partecipano al processo di costruzione dei meccanismi di prevenzione e sicurezza all´interno delle aziende.
«Perché – specifica il presidente Piccinato nell´illustrarne i dettagli insieme a Pietro Ferrari (Cgil), Luigi Castrezzati (Cisl) e Guido Cazzaniga (Cna) – i cinque rappresentanti territoriali di nomina sindacale non bastano a ottemperare a tutte le funzioni imposte da un bacino così ampio come quello bresciano».
Così, sulle orme del proverbiale «l´unione fa la forza», l´ente bilaterale ha deciso di sfruttare al massimo le attribuzioni affidategli per legge, raccogliendo intorno a se tutti i soggetti coinvolti nel processo di prevenzione degli incidenti sul lavoro e mettendo in campo un percorso formativo gratuito indirizzato proprio alle imprese artigiane.
Pur non avendo alcun onere economico, le imprese potranno così garantire ai propri delegati un percorso altamente specializzato, che accanto alle tradizionali venti ore di formazione obbligatoria ne contemplerà altre dodici che sono state «tarate» sulle singole esigenze aziendali.
«Quello della sicurezza sul lavoro non deve essere un terreno di scontro ma di costruzione comune, tanto per le associazioni dei datori di lavoro quanto per quelle sindacali», conclude Piccinato, che mette l´accento sulla necessità di dare un segnale forte in un territorio che è ai vertici delle classifiche delle morti bianche.