Il Giornale di Brescia riprende oggi alcuni dati elaborati nei giorni scorsi dalla Cisl e pubblicati da cislbrescia.it in occasione dell’assemblea regionale dei quadri e dei delegati del 4 aprile. “La crisi continua a farsi sentire – scrive il quotidiano nello strillo dell’articolo in prima pagina – Secondo i dati elaborati dalla Cisl, nei primi tre mesi dell’anno sono stati 3.538 i lavoratori della provincia di Brescia che si sono iscritti alle liste di mobilità”.
“La maggior parte di loro, quasi l’80%, fino a poco tempo fa lavorava in una realtà con meno di 15 dipendenti e per questo motivo d’ora in avanti potrà fruire di un sussidio statale di circa 800 euro, per otto mensilità al massimo. Sarà invece più agevole, ma non meno dolorosa, l’uscita dal lavoro per gli altri 800 bresciani che da inizio anno si sono iscritti alle liste di mobilità in seguito a licenziamenti collettivi voluti dalla loro azienda che contava più di 15 dipendenti: per loro l’assegno di mobilità è sempre di 800 euro, ma può durare fino a tre anni.
A consolare ci sono i dati dell’export: è infatti un balzo da primato quello registrato dalla provincia di Brescia nel quarto trimestre del 2011. In questo periodo l’aumento delle esportazioni è stato del 17,2% rispetto al dicembre 2010”.