C’è il rischio concreto che salti la tenuta sociale. Questo l’allarme che la Cisl regionale vuole lanciare attraverso una vasta mobilitazione che parte oggi da Brescia con l’assemblea dei quadri e dei delegati che a partire dalle ore 14 riunirà del Salone della Camera di Commercio oltre 500 quadri e delegati provenienti dai territori di cinque province. Una mobilitazione fatta di confronto e di iniziativa per costruire alleanze per affrontare il momento difficile del Paese e delle famiglie. “La Cisl non si accontenta di slogan e battaglie ideologiche – spiega Enzo Torri, Segretario generale del sindacato bresciano – oltre al problema dell’articolo 18 ci sono una serie di questioni che riguardano il quotidiano di migliaia di cittadini, di lavoratori, di anziani, di famiglie. E noi ci mobilitiamo per ottenere risposte concrete”.
“Abbiamo un problema di ridistribuzione del reddito – aggiunge il leader regionale della Cisl Gigi Petteni che oggi aprirà l’assemblea di Brescia – e se è vero che la fase difficile del Paese va avanti, che la crescita è bassa e il debito pubblico alto, è vero anche che ora più che mai servono interventi nel segno dell’equità”.
“La denuncia della Cisl – precisa ancora Torri – è chiara: a fare sacrifici e a portare il peso della crisi sono sempre i soliti noti. Secondo le associazioni dei consumatori l’aggravio della tassazione nel 2012 per ogni famiglia arriverà fino a 1.133 euro l’anno”. La cifra risulta sommando gli aumenti Iva previsti da settembre prossimo (270 euro l’anno), gli aumenti legati all’Imu (405 euro), le accise sulla benzina (120 euro), le accise regionali sulla benzina (16 euro), il bollo sui depositi finanziari fino a 50.000 euro (47 euro), le addizionali regionali e comunali (245 euro), il bollo sui depositi bancari e postali (30 euro). Una cifra pesante, che si aggiunge ad aumenti di prezzi e tariffe che già pesano fortemente sul reddito di lavoratori, pensionati e famiglie.
La mobilitazione della Cisl parte da qui, perché occorrono politiche per lo sviluppo e l’occupazione, con l’obiettivo di far ripartire gli investimenti pubblici e privati. Così come occorre un cambio di passo del Governo nella gestione della crisi, negli interventi per lo sviluppo e la crescita e nella riforma del lavoro e del fisco.
Nell’assemblea di oggi la Cisl farà anche il punto – con l’intervento del Segretario nazionale Giorgio Santini – sulla riforma del mercato del lavoro, che estende il ricorso agli ammortizzatori sociali, riduce la precarietà e migliora le tutele ai giovani e che deve mantenere l’art. 18 come protezione essenziale. La Cisl, dopo aver lavorato perché tutto il sindacato avesse proposte comuni, ritiene grave che il Governo non abbia consentito un accordo complessivo e chiede miglioramenti concreti nel dibattito parlamentare attraverso correzioni che eliminino ogni possibile abuso e che riducano ulteriormente il dualismo nel mercato del lavoro.