La preoccupazione dei Pensionati Cisl per i pesanti tagli al sociale
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La preoccupazione dei Pensionati Cisl per i pesanti tagli al sociale

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Pubblicato il 19 Febbraio 2012

Dopo il documento unitario di Cgil Cisl e Uil con cui le organizzazioni sindacali hanno chiesto al Comune di Brescia uno sforzo straordinario per ridefinire le priorità dell’azione pubblica  – che in una situazione di crisi come quella che stiamo attraversando non può che essere quella dei bisogni delle persone più deboli e più in difficoltà – il problema dei tagli delle risorse al sociale è stato al centro anche della riunione del direttivo dei Pensionati Cisl di Brescia. La riunione è stata il momento di sintesi della lunga serie di assemblee svolte sul territorio per discutere della manovra economica del Governo e dei suoi pesanti riflessi sul piano previdenziale, assistenziale e sociale.

 

Una nota sulla riunione del direttivo Fnp Cisl è pubblicata nell’edizione odierna del Giornale di Brescia.

 

PENSIONATI CISL: «SFORBICIATA INIQUA CHE PESA SUL SOCIALE»
I tagli hanno risvolti sociali pesanti per la mancanza di equità. Ci sono sempre meno fondi per le politiche sociali e per gli enti locali con conseguenze evidenti per la qualità e la diffusione dei servizi mentre aumentano le tasse (ticket, Iva, carburanti, addizionali Irpef, Imu), la riforma radicale delle pensioni ha penalizzato i lavoratori e i pensionati pagano, tra l’altro, la ridotta indicizzazione».
Non è certo tenero nei confronti del governo il giudizio di Alfonso Rossini, segretario provinciale della Fnp che ha aperto il Consiglio direttivo territoriale dei pensionati Cisl alla presenza dei componenti la segreteria e di una settantina di consiglieri in rappresentanza di quasi cinquantamila iscritti dopo dodici assemblee zonali in cui si è discusso con tutti i direttivi delle leghe comunali del sindacato.
Secondo il segretario, di fronte ad una crisi «travolgente e diffusa», l’impegno sindacale deve ripartire dal documento che Cgil, Cisl e Uil – congiuntamente – hanno consegnato al governo per indurlo a coniugare il rigore con l’equità. Al centro di tutto c’è la questione del lavoro e quel che, secondo i sindacati, si deve fare è trovare il modo di tutelare redditi e welfare. Rossini rileva che esiste un problema fiscale per i salari e le pensioni, quindi quel che si recupera nella lotta all’evasione può essere utilmente restituito a lavoratori e pensionati. Altri temi importanti, gli aiuti alla non autosufficienza e i progetti di legge sulla compartecipazione alle spese per i servizi sanitari e assistenziali.
Sul secondo punto ha concluso i lavori del Direttivo il neosegretario regionale della Fnp, Valeriano Formis, che ha spiegato come procede il confronto con la Regione. In precedenza era intervenuto il segretario generale della Cisl bresciana, Enzo Torri, sulla trattativa tra sindacati e governo per rinnovare il mercato del lavoro. Un dibattito, quello consumatosi in Consiglio, lungo e intenso.