Sul piano di riorganizzazione Ubi Banca i sindacati prendono posizione unitariamente. «Chiediamo all’azienda l’apertura di un confronto a 360 gradi sulla situazione del gruppo Ubi – scrivono in un documento Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil, Sinfub e Ugl – solo così vedremo se c’è da parte della banca la consapevolezza del momento».
«Il piano originario prevedeva la chiusura di 40 sportelli e contestualmente l’apertura di 50 filiali: quindi con un saldo positivo di 10. I fatti dicono ben altro: verranno chiuse 85 filiali e trasformate 38 filiali in minisportelli, scomparso ogni riferimento alle nuove aperture annunciate a giugno. Anche se nella procedura l’Azienda formalmente esclude ”tensioni occupazionali”, si preannunciano ”riflessi” sulla mobilità e sui processi di riconversione. Gli unici segnali che pervengono sono quelli del taglio dei costi, politica apprezzabile se coinvolgesse tutti (dirigenti e consulenti compresi) e se, insieme ai tagli, proponesse anche politiche di crescita e proposte di adeguati prodotti attraverso il sostegno di adeguate procedure. Di questo, al momento, nella procedura aziendale non c’è invece traccia».