E’ morto Vincenzo Saba, una delle figure più autorevoli della cultura Cisl
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E’ morto Vincenzo Saba, una delle figure più autorevoli della cultura Cisl

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Pubblicato il 22 Ottobre 2011

Si terranno lunedì 24 ottobre a Roma i funerali di Vincenzo Saba, storico del movimento sindacale e figura prestigiosa della Cisl. Il professor Saba si è spento nella sua casa romana nel pomeriggio di venerdì 21 ottobre. Aveva 95 anni. Maestro di generazioni di sindacalisti Cisl, Presidente emerito della Fondazione Giulio Pastore, già Direttore del Centro Studi Cisl, Saba è stato per oltre 20 anni collaboratore stretto di Mario Romani e Giulio Pastore ed assieme a loro fondatore ed edificatore del sindacalismo libero italiano.

UNA VITA NEL SINDACATO
Cagliaritano di nascita, intellettuale cattolico, Saba ha dedicato tutta la sua vita al sindacato. Dopo alcuni anni (fra il 1943 e il 1950) nel quale è stato impegnato nel sindacato della scuola, dirigendone il periodico “Il rinnovamento della scuola”, è stato chiamato a far parte del nascente Ufficio studi della Cisl. Negli anni successivi ha diretto il Centro Studi Cisl a Firenze ed è stato anche Consigliere Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Nel 1971 è diventato uno dei soci fondatori della Fondazione Giulio Pastore, di cui è stato presidente dal 1993 al 2000, nonché, successivamente, presidente emerito.
Dal 1970 al 1977 ha insegnato Storia dei movimenti sindacali e delle relazioni industriali, nella Libera Università Internazionale di Studi Sociali (LUISS), in Roma.

COSI LO RICORDA BONANNI
“Vincenzo Saba è stato uno dei padri fondatori della Cisl. Un punto di riferimento costante ed un ancoraggio culturale e valoriale – ricorda Raffaele Bonanni, Segretario generale della Cisl – Saba ha rappresentato e rappresenterà sempre la nostra memoria storica. Ed uno degli esempi più fulgidi di fedeltà ai valori fondativi della Cisl. Tutto il gruppo dirigente della nostra organizzazione si è formato attraverso la lettura degli scritti di Saba. E’ una grave perdita per la Cisl e per tutto il movimento sindacale italiano. La Cisl gli deve moltissimo e non lo dimenticherà mai”.

VINCENZO SABA Storia di un sindacalista intellettuale