Sono stati numerosi i Sindaci dell’Ambito distrettuale n. 2 Brescia Ovest-Gussago che ieri hanno partecipato al confronto proposto dai Pensionati Cgil Cisl Uil Brescia. L’idea era quella di una verifica comune sulle ricadute negli enti locali della crisi economica e dei tagli imposti ai Comuni dal Governo. Ad aprire l’iniziativa, ospitata nel Centro Civico di Castegnato – sono stati gli interventi di Ernesto Cadenelli (Spi Cgil), Alfonso Rossini (Fnp Cisl) e Giovanni Belletti (Uilp Uil).
Scrive questa mattina in proposito il quotidiano Bresciaoggi: “I relatori hanno parlato delle conseguenze delle manovre economiche adottate dal Governo negli ultimi due anni: «Sono stati operati tagli pesanti agli Enti locali, tagli che hanno ridotto drasticamente i fondi per le politiche socio-assistenziali territoriali e hanno autorizzato nuove forme d’imposizione fiscale a livello locale in maniera disorganica rispetto all’originario progetto di federalismo fiscale: tutto ciò grava sui redditi più bassi».
Le Amministrazioni comunali, in sostanza, temono d’essere costrette a ridurre i servizi e le prestazioni socio-assistenziali, specialmente quelle rivolte alla popolazione più esposta alla perdurante crisi economica. «Gli amministratori locali – hanno rimarcato i relatori – devono porre la massima attenzione alle categorie più deboli: vanno pertanto studiate attentamente le forme d’esenzione, che devono essere per fasce progressive e garantire il minimo vitale. Le rette delle Residenze per anziani dal canto loro sono diventate quasi ovunque altissime, con rincari anche di 5 euro al giorno, il che le rende inaccessibili a molte famiglie».
È intervenuto anche Giuseppe Orizio, sindaco di Castegnato, che ha parlato dei problemi del suo Comune, in cui si riconoscono gli altri paesi. «Con i tagli alle entrate e la necessità di rientrare nel patto di stabilità – ha detto Orizio – saremo costretti a ridurre i servizi o ad aumentare la tassazione. La situazione è molto grave, anche perché i Comuni devono sempre più supplire alle carenze di Stato, Regione e Provincia». Hanno preso la parola pure altri amministratori, tra cui Sarnico di Ospitaletto, Pea di Gussago, Orlando di Roncadelle, Giannini di Torbole e Albertini di Rodengo Saiano.
Le ultime riflessioni sono state di Cadenelli, della Cgil, che ha sostenuto che bisogna toccare le rendite, i patrimoni e l’evasione, ed ha posto l’attenzione sulle difficoltà che ultimamente i sindacati incontrano a trattare con l’Associazione Comuni bresciani”.