Per la Cisl di Brescia la partecipazione alla Marcia per la pace comincia quest’anno da Barbiana, nel cuore del Mugello, a pochi chilometri da Firenze, il luogo dove il 7 dicembre del 1954 arrivò a fare il parroco don Lorenzo Milani, un prete di 31 anni mandato lassù perché l’applicazione del Vangelo senza alibi e compromessi lo aveva reso scomodo a molti.
“Abbiamo scelto di cominciare da Barbiana la nostra Perugia-Assisi – spiega il Segretario generale della Cisl di Brescia Enzo Torri – perché la testimonianza di don Milani sta tutta nelle parole con cui Aldo Capitini cinquant’anni fa motivava la nascita della Marcia per la Pace: Un solo essere, purché sia intimamente persuaso, sereno e costante, può fare moltissimo, può mutare situazioni consolidate da secoli, far crollare un vecchiume formatosi per violenza e vile silenzio. La pace, come la qualità delle relazioni sociali, la partecipazione, la democrazia, la convivenza civile, dipende innanzitutto da ciascuno. Ed è la somma di queste assunzioni di responsabilità che porta a prendere coscienza di cosa si può fare insieme e di come si possono cambiare le situazioni di ingiustizia. Così insegnava don Milani. Così si faceva a Barbiana, dove non ci limiteremo a visitare i luoghi ma incontreremo Maresco Ballini, Michele Gesualdi e Giancarlo Carotti che sono cresciuti alla scuola di don Milani”.
Il pullman della Cisl è partito questa mattina dalla sede di via Altipiano d’Asiago. Dopo la giornata trascorsa a Barbiana il gruppo bresciano raggiungerà in serata Perugia. “Partecipare alla Marcia per la pace – conclude Torri – significa anche affermare che per la Cisl c’è una cultura di pace che si traduce nei comportamenti di ogni giorno, nell’azione sindacale sui luoghi di lavoro e nella ricerca di qualità delle relazioni industriali. Il confronto e il rispetto delle posizioni di chi ha un’idea diversa dalla nostra sono un modo per non confinare la Perugia-Assisi ad una sola giornata dell’anno”.