Si sono interrotte con una grave rottura le trattative per il rinnovo del contratto nazionale delle Farmacie private, che riguardano oltre 17mila lavoratrici e lavoratori (nel territorio bresciano le Farmacie private sono 330 con circa 600 dipendenti) . Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil definiscono “inaccettabile” la proposta economica avanzata da Federfarma: 90 euro lordi al primo livello, a copertura del triennio 2010-2013, e una “una tantum” di 800 euro in tre tranches. I sindacati contestano a Federfarma di non consentire alcuna apertura sulla previdenza complementare e sull’assistenza sanitaria integrativa, l’indisponibilità a valorizzare le professionalità intervenendo sulla classificazione del personale (ormai obsoleta), la negazione del diritto al part-time post maternità, la non volontà a investire sulla formazione. Allo stato dlele cose appare certa la proclamazione da parte di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dello stato di agitazione. (ildiariodellavoro.it)
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Rottura delle trattative per il contratto dei lavoratori delle farmacie private
< 1 min per leggere questo articoloPubblicato il 13 Settembre 2011