Le assunzioni previste per il primo luglio slittano al primo settembre. Doccia fredda per precari del Cfp Zanardelli, l’azienda speciale per la formazione professionale della Provincia di Brescia, che si sono visti recapitare una laconica comunicazione a firma del direttore generale Marina Di Vito. Il motivo? Le pratiche sono tante e il lavoro non può essere concluso nei tempi concordati. Il fatto curioso è che la stessa dirigente, poco più di un mese fa, aveva comunicato l’assunzione per tre anni di 87 precari tra insegnanti, amministrativi e ausiliari, da distribuire nelle nove sedi scolastiche (Brescia, Chiari, Clusane, Darfo, Edolo, Ponte di Legno, Rivoltella, Villanuova sul Clisi, Verolanuova). Ad oggi sono statie stabilizzate solo una ventina di figure amministrative.
La Rappresentanza sindacale unitaria del Cfp – che con le categorie della Funzione pubblica di Cisl, Cgil e Uil è stata protagonista di una lunga vertenza con la Provincia per dare soluzione al problema del precariato nel Cfp Zanardelli – “richiama l’azienda al rispetto delle scadenze previste e concordate al fine di attuare quei valori di onestà, trasparenza e centralità della persona declamati nel suo codice etico. Il dubbio è che l’amministrazione stia tentando un’operazione risparmio, costringendo i dipendenti precari a chiedere la disoccupazione all’Inps per i due mesi estivi e risparmiando così sull’erogazione degli stipendi”.
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Doccia fredda per i precari del Cfp Zanardelli
< 1 min per leggere questo articoloPubblicato il 25 Giugno 2011