Ormai si aspetta l’ora di chiusura come una liberazione. Purtroppo anche questa mattina i collegamenti informatici degli Uffici postali di città e provincia non funzionano. E siamo al terzo giorno di blocco. I lavoratori sono senza parole (e senza informazioni da parte dell’azienda). Di parole invece – e di colorite! – ne hanno i tanti utenti che non possono svolgere le più normali operazioni: dal bollettino da spedire e le bollete da pagare fino alla pensione da ritirare. “L’avvio della mattinata sembrava promettente – spiega Giovanni Punzi, Segretario dei postali Cisl, in contatto costante con i delegati e gli iscritti che gli fanno presente una situazione a dir poco allucinante – poi c’è stato nuovamente il blocco che riguarda tutti gli uffici che già sono passati sulla nuova piattaforma informatica di Poste Italiane. Gli uffici che ancora non hanno completato l’aggiornamento del sistema (vale a dire, semplificando un po’, gli uffici con meno tecnologia) qualcosa riescono a fare, con collegamenti molto lenti ma funzionanti. Il guaio è grosso: l’Azienda ha sospeso da lunedi tutti i passaggi già programmati alla nuova piattaforma informatica, decisone che sarà operativa fino a quando non sarà stato individuato e risolto il problema. Staremo a vedere. L’emergenza però non è solo quella tecnica. C’è anche un deficit di comunicazione di Poste Italiane che rende questa vicenda ancora più difficile da gestire per i lavoratori e da accettare per gli utenti”.
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Poste/3 Ancora caos negli uffici
< 1 min per leggere questo articoloPubblicato il 4 Giugno 2011