La Cisl di Brescia festeggia oggi i novant’anni di Luigi Compagnoni, o meglio, come lo chiamano tutti, Gino Compagnoni, uno degli iscritti della Cisl delle origini e successivamente uno dei dirigenti di maggior rilievo. Nella sua lunga muilitanza sindacale Compagnoni ha lavorato prima con la Fim (meccanici), poi nellaFisba (salariati e braccianti agricoli), Fisascat (commercio) e infine nella Fnp (pensionati).
Nato a Brescia il 26 maggio del 1921, viene chiamato alla leva con la dichiarazione di guerra di Mussolini del 1940; combatte per due anni e ne fa quattro di prigionia, tornando a casa nel 1946. Operaio degli Stabilimenti Sant’Eustachio si avvicina al sindacato con la nascita della Cisl. Delegato e membro della commissione interna, viene eletto nella Segreteria provinciale dei metalmeccanici nel 1958. Tra il 1971 e il 1972 è Segretario generale aggiunto nella categoria dei salariati e braccianti agricoli. Viene poi chiamato a rilanciare e riorganizzare la Federazione del commercio di cui è Segretario generale per tredici anni. Dal 1985 al 1989 è Segretario generale dei Pensionati della Cisl di Brescia, e poi per quattro anni componente della Segreteria nazionale della categoria.
Nella prima fotografia, Gino Compagnoni (a sinistra) con Melino Pillitteri in una riunione alla Camera di Commercio nel 1988. Nell’altra immagine, Compagnoni è con il Vescovo di Brescia Mons. Bruno Foresti in un incontro del 1989.
Di seguito, la testimonianza di Compagnoni – raccolta nella primavera del 2010 – per la storia della Cisl di Brescia (A viso aperto, BiblioLavoro, 2010, p.283) pubblicata in occasione del 60° dalla nascita dell’organizzazione sindacale .