La Cisl bresciana si interroga sul presente e sul futuro del sistema dei servizi sociali e dei servizi alla persona, una rete di protezione sempre più smagliata dalla riduzione delle risorse pubbliche ad essa dedicate. Lo fa domani, mercoledì 18 maggio (dalle 9 alle 13), riunendo nell’Auditorium della sua sede in via Altipiano d’Asiago 3 a Brescia, il gruppo dirigente di tutta l’organizzazione. A fare il punto della situazione, con particolare riguardo al piano regionale per il nuovo welfare lombardo, sarà Ugo Duci, componente della Segreteria della Cisl Lombardia.
La domanda, preoccupata, che si fanno amministratori pubblici, famiglie, cittadini, lavoratori e pensionati è molto semplice: come è possibile garantire servizi sociali e di comunità adeguati in presenza di risorse pubbliche sempre più sempre più incerte e di anno in anno progressivamente in calo?
La crisi economica che stiamo ancora attraversando ha reso ancora più evidente l’urgenza di una risposta: occorre mettere mano al complesso delle politiche sociali e assistenziali. La Regione Lombardia lavora da tempo alla definizione di un nuovo sistema di Welfare lombardo; l’impegno di tutti gli attori sociali, Cisl compresa, è che al là dei nomi – welfare plurale, welfare di comunità, welfare sussidiario – è sulla fattibilità e sull’efficacia del nuovo sistema.
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Quali contenuti per un nuovo welfare?
< 1 min per leggere questo articoloPubblicato il 17 Maggio 2011