“La nuova società che vorrebbe rilevare la Medeghini si è detta disposta a pagare gli stipendi arretrati, ma non ha messo sul tavolo le necessarie garanzie economiche, vale a dire una fidejussione bancaria che garantisca il risarcimento delle spettanze dei lavoratori. Di parole ne abbiamo sentite fin troppe dai rappresentanti di Agricola Lombarda e Bonifiche Moreniche. Adesso devono portare in trattativa dei fatti”. Il Segretario generale della Fai Daniele Cavalleri sintetizza così l’ennesimo incontro per il futuro della Medeghini dopo i fallimenti a catena che hanno travolto il gruppo lattiero caseario. Ma non ci sono solo gli arretrati a creare problema alla soluzione della vertenza: c’è anche la questione del mantenimento dei livelli occupazionali. “Siamo disponibili – spiegano Fai Cil e Flai Cgil – a discutere una deroga sul numero delle assunzioni solo per gli otto mesi di affitto che dovrebbero portare l’azienda alla vendita definitiva. La nuova società, invece, pretenderebbe che questa nostra concessione fosse valida per sempre. A queste condizioni noi non firmeremo alcun accordo”
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Niente di fatto per la Medeghini
< 1 min per leggere questo articoloPubblicato il 6 Maggio 2011