Speciale Primo Maggio / commercio
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Speciale Primo Maggio / commercio

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Pubblicato il 1 Maggio 2011

La polemica si ripete ormai ad ogni festività. Negozi aperti o chiusi? Purtroppo è diventato complicatissimo trovare un punto di equilibrio che faccia salvo buonsenso e normative, soprattutto perché in un’Italia impazzita dove ogni livello istituzionale pensa di poter fare quel che crede a seconda delle convenienze del momento, decisioni e comportamenti omogenei saranno sempre più lontani. Nella fattispecie – apertura o chiusura in occasione del Primo Maggio – la situazione di Brescia e provincia appare meno confusa e rissosa che altrove.
“A Brescia e provincia – ha detto Carlo Massoletti dell’Associazione commercianti – la maggior parte dei negozi resteranno chiusi, ma il fatto che la decisione spetti ai singoli Comuni rende molto difficile un monitoraggio e spesso comporta il verificarsi di una situazione a macchia di leopardo. Si avverte la mancanza di una normativa nazionale. E’ inutile che qui i negozi siano chiusi e a Milano aperti: visto che la gente si muove sarebbe opportuno uniformare le leggi almeno quando si tratta di date così significative per il Paese”.
Per Alberto Pluda, Segretario generale della Fisascat Cisl di Brescia, bisogna evitare l’effetto giungla: “Per quanto riguarda Brescia possiamo dire che quando a novembre abbiamo stabilito con il Comune le deroghe per le aperture straordinarie, abbiamo posto come condizione quella della chiusura del 25 aprile e del 1 maggio. Abbiamo anche cercato di allargare questo orientamento, tanto che abbiamo raggiunto anche un accordo «di sito» con l’Outlet di Franciacorta per sancirne la chiusura nella giornata del Primo Maggio”.
Tutto bene dunque? Non proprio. Basta arrivare a Desenzano. Complice l’ennesima deroga, vigente anche in presenza di festività particolarmente significative, quella per le località turistiche, il “sempre aperto” se ne fa un baffo del Primo Maggio.