Poste e Trasporti a congresso
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Poste e Trasporti a congresso

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Pubblicato il 14 Febbraio 2009

Problemi enormi con enormi ricadute nel sociale. Il check up che la Slp Cisl, il sindacato de lavoratori di Poste S.p.A., offrirà alla discussione del suo quinto Congresso territoriale appare veramente severo. “La sistematica chiusura degli uffici postali, una pressione crescente sui lavoratori, la sordità ad ogni richiesta di confronto sulle strategie aziendali e sulle politiche organizzative sono i dati sotto gli occhi di tutti, dai cittadini alle istituzioni. A lungo la Slp Cisl – spiega il suo Segretario generale Giovanni Punzi – ha combattuto una battaglia quasi solitaria contro queste logiche e in difesa della dignità dei lavoratori. Oggi, con una maggiore consapevolezza sociale di queste problematiche, alla vigilia della liberalizzazione dei mercati, la preoccupazione si fa ancora più grande: è quella della frammentazione, dello smembramento dell’azienda”. Sullo sfondo resta il problema dell’efficienza del sistema, fortemente penalizzato da i infrastrutture dispendiose e obsolete. “Per questo – conclude Punzi – noi proporremo dal Congresso che Poste S.p.A. venda il palazzo di Piazza Vittoria e impieghi le risorse per realizzare un nuovo e funzionale centro di meccanizzazione postale”

Il Congresso Slp Cisl avrà luogo lunedì nella sala convegni della Ca Noa a Brescia; l’inizio della relazione del Segretario generale è prevista alle ore 16.

Nella mattinata di lunedì, invece, a partire dalle ore 9.30, nella sede della Cisl in via Altipiano d’Asiago la Federazione Italiana Trasporti di Brescia, Valcamonica e Sebino celebrerà il suo appuntamento congressuale. La relazione, proposta dal Segretario generale Primo Sartori, metterà l’accento sulla necessità di costituire un coordinamento che coinvolga tutte le aziende del trasporto pubblico perché mettendo in sinergia competenze, mezzi e risorse arrivino risposte adeguate alla richiesta di mobilità che viene dal territorio. Altro tema al centro del dibattito sarà il contributo dell’azione sindacale all’effettivo e duraturo rilancio dell’aeroporto di Brescia Montichiari e la vertenza con Trenitalia perché l’Alta velocità non penalizzi i pendolari che quotidianamente usano il treno per recarsi al lavoro.