Bialetti: esternalizzazione e licenziamenti
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Bialetti: esternalizzazione e licenziamenti

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Pubblicato il 21 Gennaio 2009

Nello scorso mese di dicembre la direzione della Bialetti Spa di Coccaglio, ha annunciato la necessità di riduzione di personale pari a 75 dipendenti rispetto agli attuali 350 lavoratori.Il percorso è reso necessario dalla pesantissima situazione di mercato riguardante il pentolame, unica produzione del sito bresciano, a cui si aggiunge una situazione economico/ finanziaria di forte indebitamento appesantito dalla perdita notevole subita dal titolo in borsa che passa dalla quotazione iniziale di  2,50 euro alla attuale di 0,27 euro.

L’operazione è inserita in una generale riorganizzazione con una strategia di abbassamento dei costi che porterà alla esternalizzazione di una lavorazione, il rivettato leggero, a basso valore aggiunto e pertanto ritenuta eccessivamente costosa. Tutto quanto si inserisce in un percorso di ridimensionamento del personale che ha già visto la chiusura nel mese di dicembre  di un’altra realtà del gruppo nel territorio di Omegna, che occupava 40 lavoratori.

La Fim di Brescia non condivide la scelta effettuata dalla direzione aziendale,

“In questi giorni stiamo cercando di lavorare per costruire percorsi alternativi alla mobilità,  – spiega Alessandra Damiani dei metalmeccanici della Cisl bresciana – anche attraverso l’utilizzo di periodi di cassa integrazione straordinaria che possano aiutare  un percorso di gestione dell’attuale esubero denunciato dalla azienda stessa.

Auspichiamo pertanto che il tavolo di confronto possa individuare un percorso condiviso che sappia dare una riposta non solo ai 75 lavoratori coinvolti nel processo di esternalizzazione e riorganizzazione, ma anche al futuro del sito bresciano”