Primi progressi, primi segnali concreti di avvicinamento nel confronto Sindacati-Confindustria sulla riforma del sistema contrattuale. L’incontro di ieri ha avuto esiti positivi. È stato deciso di presentare al Governo un avviso comune in cui le parti chiederanno la detassazione e la decontribuzione in forma strutturale del secondo livello di contrattazione. E sono stati fissati tempi più serrati per la trattativa: una riunione a carattere tecnico questa mattina sul tema dell’indice di inflazione, un incontro il 29 luglio dedicato alla contrattazione integrativa e al sistema perequativo per i lavoratori privi di contrattazione di secondo livello, infine il 31 luglio una riunione plenaria con la partecipazione dei vertici, dove si trarranno le conclusioni di questa prima fase del negoziato e si programmerà la seconda, quella da chiudere il 30 settembre. Nell’incontro di ieri si è anche continuato a discutere dell’indice di inflazione, su cui le posizioni sembrano meno distanti. L’ipotesi resta quella dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi della Ue, con la Confindustria disponibile a prendere come riferimento le previsioni della Commissione Ue per il biennio e non più, come aveva detto, il quinquennio precedente, ma ha ribadito la richiesta di depurare dall’indice l’inflazione importata, cioè energetici e alimentari. Richiesta alla quale Cisl e Uil non si oppongono ma la Cgil sì. Al termine dell’incontro, un coro di dichiarazioni soddisfatte. Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria, ha detto che tutto era andato bene, che si aspetta, nell’incontro del 31, una intesa sui principi e che alla fine di settembre bisogna chiudere. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, ha insistito anch’egli sulla data del 30 settembre ”perché Tremonti deve inserire in Finanziaria il raglio delle tasse”. Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, ha constatato l’eistenza di un impegno reale sul merito e della comune volontà di continuare a lavorare, anche se rimangono divergenze. Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, ha confermato la convinzione che l’intesa sia indispensabile e dichiarato che la trattativa è ”in una fase seria”.(www.ildiariodellavoro.it)
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