CGIL-CISL-UIL dal prefetto
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CGIL-CISL-UIL dal prefetto

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Pubblicato il 18 Giugno 2008

Rafforzare e coordinare i diversi organi di vigilanza, chiedendone il necessario coordinamento. Ridurre drasticamente gli appalti con il massimo ribasso d’asta anche nelle pubbliche amministrazioni. Garantire l’effettiva applicazione delle norme con controlli e lotta all’illegalità e al lavoro nero. Verificare che le risorse destinate alla prevenzione siano corrispondenti a quanto stabilito nel piano sanitario triennale. Coinvolgere i lavoratori nelle iniziative di prevenzione. Aggredire le fonti di nocività portatrici di malattie professionali. Su questi sei verbi – rafforzare, ridurre, garantire, verificare, coinvolgere, aggredire – si articola il documento che i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil di Brescia hanno consegnato al Prefetto per chiedere una generale mobilitazione delle istituzioni e del sociale organizzato per mettere fine agli incidenti e alle morti sul lavoro.

“Dal 15 maggio è in vigore il nuovo Testo Unico sulla sicurezza – hanno spiegato Fenaroli, Zaltieri e Zanelli durante l’incontro con il Prefetto Francesco Paolo Tronca – Le norme ci sono, ma non vengono applicate. Il Sindacato è contrario alle proposte di modifica di cui, a meno di 4 mesi dalla emanazione del Testo Unico, si parla insistentemente. Basta retorica! Servono fatti concreti. Per questo chiediamo al Governo di procedere con urgenza all’applicazione della Legge predisponendo gli atti normativi delegati, perché solo così si creano le condizioni per contrastare efficacemente gli infortuni e le morti sul lavoro”.

Nel corso dell’incontro si è parlato in specifico anche della situazione nel bresciano. “Rimangono insoluti problemi che da tempo denunciamo con forza – hanno detto i Segretario generali di Cgil Cisl e Uil – Occorre far avanzare sul piano delle relazioni industriali il confronto con le controparti imprenditoriali sulle pratiche da adottare, anche in tema di informazione e formazione dei lavoratori”.

Il Prefetto ha assicurato i rappresentanti sindacali del suo personale interessamento e dell’impegno a trasmettere il documento sia alla Presidente del Consiglio che al Ministro del Lavoro.