Metalmeccanica con il freno tirato
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Metalmeccanica con il freno tirato

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Pubblicato il 1 Febbraio 2008

La Fim Cisl della Lombardia ha presentato il 22° rapporto sulle situazioni di crisi nel settore metalmeccanico della più importante regione industriale del paese (i dati sono relativi al secondo semestre del 2007). Il rapporto conferma come anche nella seconda parte del 2007 si è continuato a rilevare un uso più limitato degli ammortizzatori sociali ed una lieve riduzione del numero di aziende colpite da fenomeni di crisi (dato più che dimezzato nel corso degli ultimi 2 anni). Tuttavia non solo rimane elevato il numero di lavoratori coinvolti tramite cassa integrazione o mobilità dalla crisi, ma alcuni segnali più approfonditi (a partire dalla crescita dell’uso della cassa integrazione ordinaria) fanno temere che il processo di ripresa stia rallentando e che l’industria metalmeccanica stia cominciando a tirare il freno. Sono 235 le aziende che hanno fatto ricorso ad ammortizzatori sociali (erano 266 il semestre precedente e 278 un anno fa) ed è il dato più basso da 5 anni, sebbene in queste vi lavorino 22.730 addetti con 8.663 di questi messi in cig o in mobilità. Diminuisce il ricorso sia alla cassa integrazione straordinaria (- 19% rispetto al semestre precedente per 39 aziende con 2.697 interessati) e alla mobilità (-28% con 88 aziende per 1.922 lavoratori interessati), ovvero l’uso degli strumenti utilizzati nelle situazioni aziendali più drastiche e gravi. Aumenta invece l’uso della cassa integrazione ordinaria (+142% sul semestre precedente con ben 4.044 addetti coinvolti contro i 2.842 del semestre precedente) il primo ammortizzatore a cui le aziende ricorrono in caso di frenata produttiva o congiunturale.

Leggi il 22° rapporto Fim sull’industria metalmeccanica in Lombardia.