Le nuove adesioni esplicite ai fondi attraverso il versamento del Tfr sono state nei primi sei mesi dell’anno 727.000. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, spiegando che a queste dovrebbero aggiungersi quelle tacite pari a circa il 10-15% dei lavoratori dipendenti (1,2 milioni se si considera il 10% di 12,2 milioni di lavoratori dipendenti). Secondo Damiano si tratta di un “successo” e porta il numero degli iscritti ai fondi a circa il 34-35% dei lavoratori dipendenti. “Il 40% di adesioni rispetto ai lavoratori dipendenti che ci eravamo dati come obiettivo – ha spiegato Damiano – è raggiungibile”. In pratica agli oltre 2 milioni di lavoratori dipendenti già iscritti ai fondi pensione si aggiungono 727.000 nuovi iscritti grazie all’adesione esplicita (155.000 nuove adesioni ai Pip, 200.000 nuovi iscritti ai fondi aperti e circa 372.000 nuovi iscritti ai fondi negoziali). A questi si aggiungeranno ancora, secondo le previsioni del ministero, circa 1,2 milioni di lavoratori grazie al silenzio-assenso se la percentuale si fermerà al 10% dei lavoratori dipendenti. (Ansa)
“Anche in Italia la previdenza complementare sta diventando una realtà” Così il segretario generale aggiunto della Cisl, Pier Paolo Baretta, commenta i dati diffusi dal ministero e dalla Covip sulla previdenza complementare. “Viene confermato il trend positivo di adesioni e il probabile raggiungimento degli obiettivi prefissati”. Inoltre, l’accordo con il Governo permetterà ai giovani di avere le pensioni pari a circa il 60% dell’ultima retribuzione. Si configura, conclude, “una prospettiva di garanzie accettabili, soprattutto a fronte di un mercato del lavoro così volubile e di un attesa di vita per fortuna sempre più lunga”. (ildiariodellavoro.it)