Il Contratto Nazionale di Lavoro degli addetti delle imprese di pulizie è scaduto ormai da ventiquattro mesi e i lavoratori sono nuovamente costretti allo sciopero per rivendicare il legittimo diritto al rinnovo contrattuale che coinvolge più di 500.000 dipendenti.
La gravità della situazione ha indotto i Segretari Generali di Categoria di Cgil, Cisl e Uil a coinvolgere direttamente fin dallo scorso dicembre le Confederazioni di Confindustria, Lega Cooperative, Confcooperative, Confapi e Agci. Da 6 mesi però, nel corso dei quali non è stato possibile entrare nel merito dei contenuti del contratto e dopo che lo sciopero generale dello scorso 11 maggio non ha determinato modifiche sostanziali all’atteggiamento delle controparti, il confronto è bloccato sul metodo e sulle mancate assunzioni di responsabilità delle associazioni dei datori di lavoro. Tutto questo avviene nonostante la riaffermata disponibilità del sindacato a ricercare congiungamente soluzioni adeguate per migliorare le regole riguardanti le procedure di assegnazione degli appalti pubblici e privati.
“Le soluzioni proposte – spiega Valter Chiocci della Segreteria della Fisascat Cisl di Brescia – tendono esclusivamente a ridurre le tutele economiche e normative dei lavoratori e di fatto agevolano l’evasione contrattuale e contributiva, favorendo implicitamente il proliferare delle imprese fasulle e delle cooperative di servizi che operano illegalmente sul mercato”.
Le Organizzazioni Sindacali hanno inviato una lettera al Ministro del Lavoro affinché intervenga con urgenza per superare lo stallo che si registra nella trattativa e per favorire, il rinnovo del contratto.
“Il forte disagio dei lavoratori, che a Brescia sono circa 5.000, si ripercuote inevitabilmente nella funzionalità dei servizi rivolti all’utenza pubblica e privata – conclude il sindacalista – ma unitariamente Cgil, Cisl e Uil di categoria hanno verificato che l’unica strada possibile per rivendicare il diritto al contratto dei lavoratori è quella della mobilitazione”.
Gli addetti delle imprese di pulizie si fermeranno dunque il 12 e 13 giugno per altre due giornate di sciopero, con manifestazioni e presidi di fronte alle aziende di maggiore dimensione della nostra provincia.