Prima che sia troppo tardi. Impegni contro la povertà
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Prima che sia troppo tardi. Impegni contro la povertà

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Pubblicato il 27 Aprile 2007

A 40 anni dalla pubblicazione il 26 marzo del 1967 dell’Enciclica della Populorum Progressio, il mondo associativo italiano, 18 sigle tra le quali la Cisl, hanno lanciato la Campagna “Prima che sia troppo tardi” per chiedere al G8, il summit dei Paesi più industrializzati del mondo, il rispetto degli impegni contro la povertà e per lo sviluppo del Sud del pianeta. La campagna vuole essere uno strumento per richiamare movimenti e associazioni e ogni cittadino a prendere coscienza del ruolo che ognuno di noi deve assumere per invertire la rotta e raggiungere nel 2015 l’obiettivo dello sradicamento della povertà.

Un cartello amplissimo di associazioni che, impegnate nella promozione di stili di vita responsabili, si mobiliteranno in occasione del Vertice del G8 per chiedere al Presidente del Consiglio Romano Prodi e ai leader dei paesi del G8 di rispettare gli impegni internazionali assunti nei confronti dei paesi più poveri, a partire da quello di destinare lo 0,7% del PIL all’aiuto pubblico allo sviluppo garantendo un impiego corretto e trasparente delle risorse che vadano a beneficiare le popolazioni dei paesi più poveri.

La rilevanza di questa campagna è espressa e sostenuta dal messaggio che il Segretario Generale della CEI, S.E. Mons. Giuseppe Betori, ha inviato ai promotori. In esso si legge “Gli strumenti di sensibilizzazione della campagna 2007, in particolare la proposta di lavorare sulla formazione a partire da una lettura dell’attualissima Populorum Progressio, mi auguro siano di incoraggiamento per coinvolgere il maggior numero di persone, associazioni e autorità a diversi livelli”.

Tra le azioni principali promosse dalla campagna:

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