Trasporti: no agli scioperi inutili
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Trasporti: no agli scioperi inutili

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Pubblicato il 12 Gennaio 2004

Lo sciopero che venerdì scorso ha bloccato, attraverso intimidazioni e minacce rivolte agli autisti, i mezzi del servizio di trasporto pubblico di Brescia, non solo è inutile (perchè non cambia di una virgola l’accordo raggiunto per il rinnovo del contratto) ma pericoloso, perchè ha avuto come unico obiettivo quello di creare tensione nei luoghi di lavoro mettendo i lavoratori gli uni contro gli altri. Non a caso a proclamare l’agitazione è stato chi non ha mai condiviso niente di quello che il sindacato ha fatto sia a livello nazionale che a livello aziendale, gente che formalmente dice di contestare l’accordo del 20 dicembre ma che in realtà ha come unico obiettivo quello di attaccare il sindacato confederale.

Anche venerdì lo sciopero è stato un “successo” per il clima di intolleranza e di intidimidazione che si respira a Brescia Trasporti. Non a caso i proponenti lo sciopero si sono ben guardati dall’accettare la sfida della democrazia lanciata loro da CGIL, CISL e UIL. “Lo sciopero è un diritto e tale deve rimanere – ha detto Claudio Lonati, Segretario generale della Fit Cisl di Brescia – ma chi vuole lavorarare deve essere libero di esercitare anche il diritto di non scioperare. Coloro che hanno proclamato lo sciopero hanno anche dichiarato di muoversi ‘fuori da ogni sigla sindacale’; c’è di che riflettere, perchè in questo modo essi dichiarano preventivamente che l’unico risultato della loro agitazione è quello di far perdere a chi ha scioperato un’altra giornata di lavoro, perchè è chiaro che non riconoscendosi in nessuna organizzazione non sono legittimati a fare nessuna trattativa, e in questo modo non solo non tutelano l’interesse dei lavoratori ma men che meno sono in grado di far recuperare salario come vanno invece promettendo”.

È più che mai necessario fermarsi per fare il punto della situazione e smascherare le molte bugie che i cosiddetti sindacalisti di base vanno raccontando ai lavoratori e all’opinione pubblica.

È anche tempo che la Presidenza di Brescia Trasporti, come del resto le Istituzioni locali, prendano posizione in modo chiaro facendo cadere i troppi alibi che in questa fase della vicenda hanno fornito alla protesta margini di manovra senza precedenti.

Leggi l’articolo del Giornale di Brescia e l’articolo del Bresciaoggi.