Meccanici: un contratto che fa storia
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Meccanici: un contratto che fa storia

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Pubblicato il 10 Maggio 2003

Quello che è stato firmato per i lavoratori metalmeccanici “è un contratto che dà potere e tutela ai lavoratori”. Lo ha detto il leader della Cisl Savino Pezzotta all’assemblea dei delegati di Fim e Uilm riunita a Montichiari, mentre alle sottolineature di ieri fatte da Guglielmo Epifani sul fatto che molti lavoratori arrivano con difficoltà a fine mese, ha replicato: “questi problemi li conosciamo ma si affrontano con i contratti e non con altre cose”. La nostra, ha aggiunto, ”è stata una buona battaglia fatta per il futuro del sindacalismo, abbiamo lottato anche per gli altri, come spesso accade, ed ora andremo avanti”.

Giorgio Caprioli, Segretario nazionale dei meccanici Cisl, ha spiegato e analizzato i contenuti dell’ipotesi di accordo. “Nella busta paga l’aumento sarà di 90 euro mensili senza “se” e senza “ma” – ha detto il leader sindacale rispondendo a Fiom Cgil che sugli aumenti salariali contrattuali sta facendo disinformazione – più 220 euro una tantum. Se la Fiom non è d’accordo ha un modo semplice ed efficace per dimostrarlo. Prenda carta e penna e scriva a Federmeccanica che questi aumenti non si applicano agli iscritti Fiom. Lo faccia se è coerente. Vedremo quanti lavoratori la seguiranno!”

Sulla “democrazia sindacale è tornato anche Savino Pezzotta: “Non è possibile davvero – ha scandito tra gli applausi – affidare a questo Parlamento, che ha già al suo interno proposte di legge che sono contro il sindacato, di regolare la nostra rappresentanza, anche se certo il problema va affrontato”. Come? Pezzotta lancia un messaggio ad Epifani: ”Apriamo pure un confronto tra di noi, con le nostre controparti, anche per modificare l’accordo del luglio ’93 (sul sistema di contrattazione, ndr), ma affidiamoci a noi stessi, affidiamoci alla concertazione, alla volontà del sindacato di cambiare davvero”.

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