Tirate le somme della regolarizzazione prevista dalla Legge Bossi che consente agli immigrati di avere finalmente un lavoro regolare, il relativo permesso di soggiorno e il riconoscimento di tutti quei diritti civili che la condizione di clandestino non gli permetteva di avere, i nuovi cittadini lombardi sono in tutto 149.807.
Non tutto il lavoro nero che ha per protagonisti gli stranieri è comunque venuto alla luce: l’Anolf, la realtà della Cisl che associa gli immigrati, denuncia che in queste ultime settimane moltissimi stranieri sono stati “licenziati” dai propri datori di lavoro. Tanti di loro sono stati costretti, con l’aiuto degli Uffici Vertenze della Cisl e delle sezioni Anolf, a denunciare il proprio datore di lavoro, esponendosi in prima persona al rischio di espulsione. Ed è in proprio in forza di questo crescente fenomeno che il Ministero dell’Interno ha emanato una Circolare che consente a questi lavoratori di ottenere uno speciale permesso di soggiorno. Entrando nel dettaglio dei dati registriamo che colf e badanti costituiscono circa un terzo del totale delle regolarizzazioni, mentre gli altri due terzi si riferiscono ai lavoratori subordinati.
Come previsto, il grosso è concentrato sulla provincia di Milano, cui seguono Brescia con 24.350 domande di regolarizzazione, Bergamo, Varese e via via tutte le altre province.
Ecco i dati definitivi sulle domande di regolarizzazione presentate da lavoratori extracomunitari in Lombardia in seguito all’entrata in vigore della legge Bossi-Fini.
LOMBARDIA | 149.807 |
Bergamo | 14.233 |
Brescia | 24.350 |
Como | 5.184 |
Cremona | 3.249 |
Lecco | 2.425 |
Lodi | 1.991 |
Mantova | 4.869 |
Milano | 78.215 |
Pavia | 6.043 |
Sondrio | 666 |
Varese | 8.582 |