Venerdì 8 novembre, due ore di sciopero, corteo e manifestazione per le vie del “capoluogo” della Bassa bresciana. L’assemblea dei lavoratori del Lanificio Marzotto di Manerbio reagisce così all’annuncio della proprietà di voler chiudere lo stabilimento. Grande delusione è stata espressa nel corso della riunione da parte di tutti, soprattutto perché i rappresentanti del gruppo industriale avevano sempre negato la possibilità che Marzotto rinunciasse a Maberbio.
Le federazioni sindacali di categoria, la Femca per la Cisl, Filtea per la Cgil e Uilta per la Uil, hanno diffuso un documento nel quale denunciano l’incoerenza delle scelte aziendali e annunciano che il sindacato intende battersi contro la decisione di chiudere lo stabilimento di Manerbio.
Durissima presa di posizione sindacale anche a livello nazionale. Oltre a Manerbio, il gruppo Marzotto ha stabilimenti a Mortara, Schio, Piovene Rocchette e Valdagno. Il coordinamento sindacale del gruppo aziendale ha proclamato uno sciopero di 4 ore per il 15 novembre e una riunione a Manerbio per il 20 novembre con l’obiettivo di definire le linee di confronto con la dirigenza della Marzotto e tutte le iniziative che saranno necessarie a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori.
Leggi il documento sindacale bresciano e il documento sindacale nazionale.