Scuola: lettera aperta alle famiglie bresciane
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Scuola: lettera aperta alle famiglie bresciane

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Pubblicato il 7 Marzo 2002

La scuola lombarda risponde con una giornata di sciopero al taglio di 375 posti di lavoro nella scuola elementare, 274 nella scuola media e 536 nelle scuole secondarie superiori. È un provvedimento deciso dal Governo e giustificato dalle ristrettezze dalla legge finanziaria 2002, nonostante un aumento della popolazione scolastica di circa 9.000 studenti. Si prospetta una situazione gravissima, a partire dalle materne dove non potranno essere aperte nuove sezioni pur in presenza di un notevole incremento delle iscrizioni e le lunghe liste di attesa.

Il taglio inciderà direttamente sulle autorizzazioni di tutte le classi richieste dalle scuole, soprattutto nei Comuni di montagna o nei piccoli Comuni della Bassa. Altro effetto immediato del provvedimento sarà la cancellazione dei “progetti di qualità” a cominciare da quelli finalizzati all’integrazione scolastica degli alunni stranieri e a quelli delle attività riconducibili all’educazione permanente per gli adulti.

Cgil Cisl e Uil Scuola intendono contrastare con ogni mezzo una decisione che mortifica l’autonomia scolastica, va a colpire il ruolo centrale della scuola pubblica e interviene in maniera pesantissima in un settore vitale per il futuro del nostro Paese.

Per denunciare la situazione e spiegare alle famiglie e agli studenti quello che sta avvenendo, i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Scuola hanno scritto una lettera aperta che sarà distribuita nelle scuole lombarde.

Nella giornata di sciopero indetta per lunedì 18 marzo è prevista una grande manifestazione a Milano.

Leggi la lettera aperta agli studenti e alle famiglie e il volantino dello sciopero.