Nuova protesta dei lavoratori INPS
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Nuova protesta dei lavoratori INPS

No alla delocalizzazione di attività proprie dell'Istituto in Lombardia in altre regioni. Si investa sul personale

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Pubblicato il 18 Maggio 2023

Un territorio come quello di Brescia e della sua provincia non può più sopportare la riduzione del personale INPS. Marcello Marroccoli, segretario territoriale della Cisl Funzione Pubblica, lo ha ribadito con forza nel corso del presidio sindacale tenuto questa mattina davanti alla sede della Prefettura.

 

Stato di agitazione a livello regionale

Una protesta che sottolinea la proclamazione dello stato di agitazione del personale INPS a livello regionale promossa da tutte le sigle sindacali presenti nell’Istituto.

 

In cinque anni si è passati da 324 a 248 dipendenti

“Assistiamo ad una forte riduzione del personale: a gennaio 2019 era di 324 lavoratori, oggi ridotto a 248. Come se non bastasse – ha aggiunto Marroccoli – sono imminenti altre 40 uscite per mobilità nazionale e risultano previste solo 21 assunzioni che dovrebbero aggiungersi ad altre 71 annunciate da tempo. Ma anche se andasse a regime l’immissione in servizio delle nuove unità, l’organico dell’INPS di Brescia risulterebbe comunque in sofferenza“.

 

Carichi di lavoro sempre più impegnativi

In una struttura cronicamente sotto organico, i dipendenti rimasti devono sobbarcarsi carichi di lavoro sempre più impegnativi. Fino ad oggi è solo grazie alla responsabilità dei suoi lavoratori che l’INPS riesce ancora a dare risposte a cittadini e imprese.

 

I numeri delle prestazioni INPS

L’Istituto eroga 357.700 prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali oltre a 30.000 pensioni liquidate solo nel 2022. Risultano iscritte all’INPS di Brescia 43.000 imprese e 540.000 dipendenti; l’INPS provinciale eroga 36.000 prestazioni a seguito della perdita del lavoro, e ha registrato 33.000 iscritti alla gestione separata”.

 

No alle ipotesi di delocalizzazione delle pratiche

Nel suo intervento Marroccoli ha anche parlato della “scioccante ipotesi di privare la Lombardia, prima in Italia per numero di dipendenti e per consistenza del PIL, di attività proprie dell’INPS per delocalizzarle in altre regioni. Diciamo no ad una scelta di abbandono delle sedi Inps della Lombardia da parte degli organi di governo dell’Istituto”.

 

Al presidio di questa mattina era presente il segretario generale della Cisl Fp Brescia Gianmarco Pollini con la collega di Segreteria Tatiana Vezzini; il segretario generale della Cisl bresciana Alberto Pluda con la collega Maria Rosa Loda; il segretario generale dei Pensionati Cisl Giovanna Mantelli con il collega di Segreteria Gino Toffolo e il coordinatore Fnp per la città Angelo Galeazzi.