Sono un centinaio i dipendenti bresciani della Tim che avranno la possibilità di andare in pensione con sette anni di anticipo rispetto al termine stabilito.
Si tratta delle uscite volontarie in “isopensione” – uno scivolo pensionistico per i dipendenti del settore privato, pagato interamente dall’azienda, che colma il periodo di attesa della maturazione del diritto alla pensione – previste nell’accordo tra Tim, Fistel Cisl e le altre sigle sindacali confederali del settore.
“Accordo importantissimo – spiega Marina Bordonali della Fistel Cisl territoriale – visto i chiari di luna che ci sono nella riorganizzazione di Telecom Italia, con la suddivisione di Tim in quattro grandi macro aree autonome e societarie in un percorso pieno di incognite. L’accordo, che complessivamente riguarderà 2.000 dipendenti entro il 30 novembre, consente all’azienda di affrontare con un organico più snello la fase di incertezza che il Gruppo sta attraversando”.
“Abbiamo raggiunto un buon accordo, – conclude Bordonali – una soluzione non traumatica in un contesto particolarmente difficile”.