Ance Brescia, Cape Cassa Edile, Eseb Ente Sistema Edilizia, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil esprimono preoccupazione per la notizia del blocco dell’acquisto dei crediti fiscali legati ai lavori di ristrutturazione.
La cessione del credito e lo sconto in fattura – si legge in un comunicato del Sistema edile bresciano – sono stati la chiave di volta per l’accelerazione degli interventi di riqualificazione. Eliminare la cessione significa vanificare quanto fatto negando alle famiglie meno abbienti la possibilità di vivere in un ambiente più pulito, sicuro e sostenibile».
Secondo le ricerche del Cresme e gli studi del Censis, nel 2022 gli investimenti destinati al superbonus, pari allo 2,5% del Pil, hanno generato il 22% della crescita dell’economia italiana e lasciato al 2023 14 miliardi di euro di contributo alla crescita; i 55 miliardi di euro investiti dallo Stato per il superbonus hanno attivato un valore della produzione totale pari ad almeno 115 miliardi di euro, coinvolgendo 900 mila unità di lavoro tra comparto dell’edilizia e settori collegati.
Il rischio di un tracollo è imminente. La questione crediti ammonta ad oggi a 15 miliardi, soldi che i fornitori non hanno ancora ricevuto e che le stesse imprese non vedranno mai a compenso dei lavori eseguiti. Le imprese sono al limite e se chiudessero – ricordano le realtà firmatarie del comunicato – le conseguenze ricadrebbero su migliaia di famiglie.