“La tenacia delle parti sociali, dei Pensionati Cisl in particolare, ha permesso di raggiungere un obiettivo che consentirà a molti cittadini lombardi, in maggioranza pensionati e disoccupati, di passare il periodo delle feste un po’ più sollevati”.
Osvaldo Domaneschi, segretario generale di Fnp Cisl Lombardia, commenta così l’emendamento che, nell’approvazione del bilancio di Regione Lombardia, differisce al 31 dicembre 2023 il termine per il pagamento del ticket sanitari contestati nel 2021 a chi in buona fede ne ha usufruito senza averne diritto.
“Termina così una battaglia che Cisl Brescia ha avviato, sostenuto e in cui ha creduto fino in fondo” sottolinea Maria Rosa Loda della Segreteria provinciale del sindacato di via Altipiano d’Asiago.
La questione si trascinava da molto tempo e i Sindacati dei Pensionati non hanno mai smesso di chiedere alla Giunta regionale un intervento risolutore.
Nei giorni scorsi, le diffide inviate dalle aziende sanitarie avevano generato il panico tra i contribuenti, in particolare perché le richieste di rimborso per ticket non pagati si è concentrata sui titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni e familiari a carico. Risultava del tutto evidente che dover dimostrare i redditi risalenti a 10 anni prima diventava problematico. Queste diffide non hanno risparmiato nessuno, coinvolgendo persone anche con età avanzata come ultranovantenni e persone decedute.
Di fatto, la correzione di rotta operata dalla Regione estende all’anno 2021 le agevolazioni già previste per le annualità 2019 e 2020, colmando così un vuoto normativo ingiustificato, anche in considerazione del difficile contesto socioeconomico.