La qualità della vita e il benessere della persona anziana dipendono, oltre che dalla stabilità economica, dalla presenza di una solida rete di contatti – familiari, formali (assistente sociale, medico) e informali (gruppi e associazioni) – che la sostengono nelle diverse dimensioni della vita quotidiana.
A confermarlo sono le risposte che un campione di 200 tra pensionate e pensionati ha fornito nel questionario della ricerca “La condizione di vita delle pensionate e dei pensionati, soli o in coppia, della città di Brescia”.
L’indagine è stata svolta nell’abito dell’accordo di collaborazione tra l’Amministrazione comunale e i Sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp, una intesa che prevede anche la promozione di politiche di sostegno alle situazioni di fragilità e di contrasto all’isolamento sociale, con particolare riferimento alla persona anziana sola e alle coppie sole.
Tanti i dati contenuti nel report della ricerca, da quelli puramente numerici (a Brescia un abitante su quattro è pensionato e il tasso di invecchiamento è sempre più alto: dieci anni fa si contavano in città 182 anziani ogni 100 giovani, oggi sono 196) a quelli delle abitudini di spesa (che evidenziano la fatica degli anziani soli costretti addirittura a qualche rinuncia alimentare per far fronte al crescente costo della vita).
Nella conferenza stampa di presentazione dell’indagine – presenti per la Fnp provinciale il segretario generale Giovanna Mantelli assieme al coordinatore Fnp della città Angelo Galeazzi – è stato sottolineato che solamente il 5% degli intervistati ha un abbonamento per navigare in internet (in Italia è il 25%, in Europa il 45% degli anziani con più di 65 anni), un problema serio se si considera che ormai servizi, prenotazioni di esami, esiti e consulti medici avvengono quasi esclusivamente on line.
“Anche per questo assume straordinaria rilevanza il lavoro di prossimità che svolgiamo con la nostra presenza e i nostri presidi in città – sottolinea Giovanna Mantelli – mettendo a disposizione degli anziani che ne hanno bisogno un punto di riferimento sicuro, l’ascolto e l’accompagnamento necessario”.
QUI il report completo dell’indagine