“La figura del ‘docente esperto’ è l’ennesima dimostrazione che chi è al Ministero dell’Istruzione non conosce la scuola reale e non rispetta gli impegni assunti con il Patto per la contrattazione nel pubblico impiego”.
È una bocciatura senza appello quella della Cisl Scuola sull’ipotesi dei “docenti esperti” avanzata dal Governo. Una sorta di premio alla carriera (400 euro al mese in più in busta paga) che dovrebbe riguardare non più di 8.000 docenti l’anno al termine di un percorso di formazione-verifica che durerà complessivamente 9 anni).
Intervistata dal Giornale di Brescia, Luisa Treccani, segretario provinciale della Cisl Scuola dà voce alla sconcerto di chi la scuola la conosce dal di dentro e si batte da sempre perché si affronti seriamente il problema delle retribuzioni degli insegnanti italiani, tra le più basse in Europa.
“Ancora una volta si interviene per legge su un tema contrattuale nel bel mezzo della trattativa. – ha dichiarato la sindacalista al Giornale di Brescia – La scuola ha bisogno di un contratto adeguato ai tempi: considerazione del lavoro sommerso, investimento in una formazione riconosciuta veramente funzionale alla professionalità, costruzione di una forma di carriera per il personale docente. E, naturalmente, adeguamento degli stipendi”.
Queste sono le cose necessarie alla scuola e a chi per la scuola lavora ogni giorno.