Giovani per gli anziani
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Giovani per gli anziani

Al via il progetto ANTEAS Brescia con Enti Locali e Associazioni del territorio per lo scambio intergenerazionale

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Pubblicato il 11 Ottobre 2021

“Con spirito di servizio accanto ai più fragili e deboli. La vostra è una concreta risposta a chi spesso non ha voce. Insieme possiamo costruire una società migliore. Grazie per il vostro lavoro“.

Angelo Galeazzi, a nome della Cisl e della Federazione dei Pensionati, ha salutato con queste parole il gruppo di giovani – 8 femmine e 4 maschi – che iniziano oggi un periodo di sei mesi di impegno in diversi obiettivi sociali coordinati da ANTEAS Brescia, finanziati nell’ambito del progetto Time to care lanciato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

Un via atteso, giustamente solennizzato 

L’operatività del progetto ha subito qualche inevitabile rallentamento a causa dell’emergenza sanitaria dei mesi scorsi, e forse anche per questo la partenza a livello locale è stata solennizzata oggi in maniera speciale nel corso di un incontro nell’Auditorium della Cisl di Brescia, presenti i giovani chiamati a sottoscrivere il contratto di collaborazione che regolerà il loro impegno in attività di supporto e assistenza agli anziani e i rappresentanti degli enti e delle associazioni in cui opereranno: l’assessore ai servizi sociali del Comune di Ghedi Delia Bresciani, la responsabile dei Servizi territoriali della zona Ovest del Comune di Brescia Francesca Megni, il coordinatore del Punto Comunità del Villaggio Sereno di Brescia Giorgio Baitini, la presidente dell’Associazione Dignità e Lavoro Margherita Rocco.

 

Brunori (Anteas): “Donare tempo, contenuto della nuova protezione sociale”

Ad accogliere i partecipanti all’incontro è stato Pietro Brunori,  presidente di ANTEAS Brescia: “Donare il tempo per prendersi cura delle persone anziane – ha affermato – sarà il contenuto della nuova protezione sociale, garantita dal Terzo Settore, in sinergia con le istituzioni. Ai giovani che hanno raccolto la sfida del bando Time to care il compito di tradurre in azioni una solidarietà fatta di piccole e grande attenzioni nell’ambito del cosiddetto ‘welfare leggero’ nelle reti relazionali che caratterizzano le attività del volontariato e del terzo settore nelle comunità locali”.

 

Accompagnamento e formazione

Tre dei dodici giovani saranno impegnati in Valle Camonica, uno nel Comune di Ghedi, i restanti otto nel territorio del capoluogo cittadino: “Accompagneremo il vostro lavoro con specifici momenti di formazione – ha assicurato Elisa Inglese, vice presidente di ANTEAS Brescia – perché ognuno possa svolgere al meglio quanto sarà chiamato a fare in favore delle fragilità che sono l’obiettivo principale del progetto”.