Due milioni di euro. A tanto ammonterebbe il nuovo taglio alle risorse del trasporto pubblico locale. Ma se le cose stanno così – chiedono con preoccupazione Fit Cisl, Filt Cgil e Uilt – e vista la situazione ancora incerta, sullo stato della pandemia, che trasporto pubblico locale aspetta i cittadini lombardi alla ripresa dell’anno scolastico?”.
Le organizzazioni sindacali girano la domanda a Regione Lombardia che stabilisce i criteri di affidamento del servizio e regola i corrispettivi economici per le rispettive Società.
Per la rappresentanza confederale dei lavoratori del settore occorre la convocazione di un tavolo urgente e straordinario per la determinazione delle risorse necessarie a garantire il trasporto pubblico locale, traghettare la fase straordinaria, mettere le basi e progettare il futuro della Mobilità in Lombardia, anche in una logica di integrazione tra le diverse modalità di trasporto.
Fit Cisl, Filt Cgil e Uilt chiedono inoltre alla Regione di avere chiaro il piano di mobilità che intende adottare in previsione dell’imminente ripresa del calendario scolastico 2021/2022, perché “la mancata programmazione delle necessità a cui il trasporto pubblico locale dovrebbe rispondere alla riapertura delle scuole potrebbe causare serissimi problemi” con ricadute pesanti sulle famiglie, sulla didattica e sull’organizzazione sociale.