Il tessile in Piazza della Scala per il contratto
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Il tessile in Piazza della Scala per il contratto

Presidio regionale il 22 giugno nel cuore di Milano. Nel bresciano 10mila lavoratori in 1.400 aziende

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Pubblicato il 12 Giugno 2021

Un contratto scaduto da un anno e mezzo e trattative per il rinnovo che sembrano finite su un binario morto. Uno stallo che preoccupa migliaia di lavoratori del settore tessile e abbigliamento a livello nazionale e che ha portato le Segreterie regionali Filctem Cgil, Femca Cis e Uiltec Uil ad organizzare un presidio sindacale per portare il problema all’attenzione generale nella mattinata di martedì 22 giugno in Piazza della Scala a Milano.

 

Masotto (Femca Brescia): nella nostra provincia 1.400 aziende e 10mila lavoratori

Ci saremo anche noi – spiega Sabrina Masotto, segretario provinciale di Femca Cisl Brescia – per rappresentare il disagio di un comparto che nel bresciano occupa circa 10mila lavoratori in 1.400 aziende, tantissime di piccole dimensioni ma anche diversi marchi industriali molto noti come il Cotonificio Olcese-Ferrari di Adro e la Rodel di Dello“.

 

Il settore resta una colonna portante del Made in Italy

Per i sindacati la ripresa del settore tessile, dopo un anno e mezzo di pandemia, deve passare anche attraverso il rinnovo di questo importante contratto, che può sicuramente favorire la ripresa sostenendo l’intero sistema della moda con le sue filiere.

Non possiamo accettare che i lavoratori del Tessile Abbigliamento siano considerati di serie B – affermano Filctem, Femca e Uiltec – perché il settore resta una colonna portante del Made in Italy e presenta una bilancia commerciale positiva. È quindi urgente assicurare ad oltre 450.000 famiglie di quanti operano in questo comparto, un contratto moderno, dignitoso, innovativo“.