Forestali, dietro-front dei Consorzi sul contratto
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Forestali, dietro-front dei Consorzi sul contratto

Il sorprendente voltafaccia azzera una trattativa che sembrava avviata ad una positiva conclusione

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Pubblicato il 18 Marzo 2021

Si è svolto questa mattina, giovedì 18 marzo, l’incontro in videoconferenza per il rinnovo del Contratto regionale dei circa 400 addetti alla sistemazione idraulico forestale-idraulico agraria della Lombardia.

Di questi 400 lavoratori circa 150 sono impegnati nel territorio provinciale di Brescia, nei 6 Consorzi della Valle Camonica e in quello di Tremosine.

Oltre alle organizzazioni sindacali, rappresentate da Daniele Cavalleri (Fai Cisl), Giancarlo Venturini (Flai Cgil) e Michele Saleri (Uila), erano presenti Roberto Carovigno per Regione Lombardia, Roberto Bettaglio per Ersaf, e Carmelino Puntel, presidente regionale dell’Associazione Consorzi Forestali.

L’incontro di stamane avrebbe dovuto semplicemente ratificare la pre-intesa raggiunta giovedì 11 marzo con il consenso di tutte le parti al tavolo della trattativa, con l’impegno a completare nella seduta odierna il solo aspetto economico.

Cinque i punti salienti dell’accordo: stabilizzazione della manodopera dei lavoratori a tempo determinato; 100% dell’anticipo di malattia e infortuni; nuova classificazione degli addetti; rivisitazione delle indennità per capi e responsabili di mansione; preventiva condivisione sugli interventi più pesanti e disagiati; riconoscimento degli scatti di anzianità trascorsi dopo 24 mesi di lavoro nella stessa azienda anche se svolti in periodi discontinui.

 

Il voltafaccia dei Consorzi

 

Oggi però, con grande sorpresa e disappunto – affermano i rappresentanti sindacali – abbiamo dovuto invece registrare il voltafaccia del presidente dei Consorzi Forestali che si è reso indisponibile a discutere qualsiasi aumento salariale. Una decisione che i sindacati hanno stigmatizzato denunciando il tentativo di scaricare esclusivamente sulla Regione il costo del rinnovo contrattuale. Riteniamo grave e inaccettabile la posizione dei Consorzi forestali in quanto i lavoratori attendono da oltre 10 anni il rinnovo del loro contratto nazionale.

Prendiamo atto invece con soddisfazione – aggiungono Fai, Flai e Uila – della coerenza di Ersaf che ha confermato gli impegni assunti e si è detta disponibile anche a chiudere la trattativa sul versante economico. Ricordiamo che in questi ultimi anni Regione Lombardia si è impegnata a riconoscere ai Consorzi cospicui finanziamenti per i lavori assegnati, e le molte assunzioni avute nel 2020 lo stanno a dimostrare.

Alla luce di questo inatteso sviluppo, Fai, Flai e Uila si riservano di intraprendere nei prossimi giorni le iniziative più opportune per vedere riconosciuto ai lavoratori il loro diritto al contratto.