Su richiesta della Procura di Brescia, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro degli impianti di Caffaro, l’azienda cittadina di via Milano dove in passato la produzione chimica industriale ha gravemente inquinato il terreno di una vastissima area.
Il GIP ha ravvisato i reati di inquinamento ambientale, deposito incontrollato di rifiuti, di sversamento di acque inquinate, e quindi il reato di Disastro ambientale.
LA REAZIONE SINDACALE
“Confidiamo nell’indagine dell’autorità competente – si legge in un comunicato stampa firmato dalla Femca, Filctem, Cgil e Cisl provinciali – auspicando che la stessa possa individuare tutte le eventuali responsabilità. Ci sono tuttavia attività di presidio ambientale e di sicurezza che dovranno continuare ad essere garantite“: è infatti assolutamente necessario mantenere attiva la barriera idraulica che limita il passaggio dei veleni nella falda acquifera.
“Per questo – scrivono le organizzazioni sindacali – chiediamo di essere immediatamente coinvolti”, anche per poter valorizzare le competenze professionali dei lavoratori presenti in azienda che potrebbero essere “a servizio delle autorità per garantire la sicurezza del sito e della collettività”.
Femca, Filctem, Cgil e Cisl provinciali auspicano l’apertura di un tavolo di confronto per garantire la salvaguardia ambientale del sito.