Caffaro, il TAR accoglie il ricorso dell’azienda. Riprende la produzione
TORNA INDIETRO

Caffaro, il TAR accoglie il ricorso dell’azienda. Riprende la produzione

< 1 min per leggere questo articolo

Pubblicato il 7 Novembre 2019

La Caffaro può riprendere la produzione. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso dell’azienda contro la sospensione dell’Autorizzazione integrata ambientale imposta dalla Provincia il 14 ottobre. Sospiro di sollievo per i 54 lavoratori del sito cittadino di via Milano: senza la possibilità di riprendere la produzione  l’azienda avrebbe chiuso l’attività e avviato il licenziamento collettivo dei dipendenti.

 

SETTE PAGINE DI ORDINANZA

Nelle sette pagine dell’Ordinanza, il TAR ricostruisce sostanzialmente l’intera vicenda della Caffaro a partire dall’acquisizione dell’attuale proprietà avvenuta il 7 marzo del 2011.

Il Collegio ritiene di accogliere parzialmente e temporaneamente la domanda di sospensione, nei limiti necessari a consentire la ripresa dell’attività produttiva”, si legge nelle sette pagine dell’Ordinanza del TAR, conferma una parte delle prescrizioni del Broletto, ma sullo “svuotamento e smaltimento dei rifiuti pericolosi contenuti nei vecchi serbatoi della precedente attività chimica industriale” ritiene irragionevole “il limitato termine assegnato dalla Provincia per il completamento delle complesse operazioni richieste, tanto più, almeno in apparenza, senza una consapevole prefigurazione della difficoltà nello smaltimento di una cospicua quantità di rifiuti pericolosi, e senza l’individuazione di percorribili fasi intermedie”.

 

I TEMPI DEGLI INTERVENTI

L’Ordinanza del TAR stabilisce che entro otto giorni l’azienda presenti una proposta operativa per lo svuotamento delle cisterne delle precedenti attività e che la Provincia risponda nei successivi dieci. Il 5 e il 14 dicembre verranno verificati gli adempimenti di messa in sicurezza già in corso.