Sanità privata, sciopero nazionale il 20 settembre
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Sanità privata, sciopero nazionale il 20 settembre

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Pubblicato il 9 Agosto 2019

Incontro in Palazzo Loggia tra l’assessore delegato alle politiche sanitarie del Comune di Brescia Donatella Albini (con l’abito più scuro al centro della foto) e i segretari generali di Cisl Fp (Angela Cremaschini, terza da sinistra), Fp Cgil e Uil Fpl. Al centro del colloquio la situazione dei lavoratori della sanità privata che hanno stipendi bloccati da 13 anni per il mancato rinnovo del contratto di lavoro.

La sanità privata a Brescia conta 14 strutture tra cliniche, ospedali e centri di riabilitazione, in cui lavorano 4.500 infermieri, fisioterapisti, tecnici sanitari, operatori socio sanitari, amministrativi e manutentori.

 

SI DISTINGUE, IN NEGATIVO, IL GRUPPO SAN DONATO

Fatta eccezione per Poliambulanza, Domus Salutis e Fondazione Don Gnocchi – hanno spiegato i sindacalisti – le cui amministrazioni si sono rese almeno disponibili a un minimo adeguamento economico attraverso la contrattazione di secondo livello, le altre amministrazioni, in particolare quella del Gruppo San Donato, rifiutano qualsiasi riconoscimento al loro personale, mortificando la professionalità che è alla base di elevati standard qualitativi di servizio”.

 

RIMBORSI MILIONARI

Le 14 strutture della sanità privata operanti nel bresciano ottengono rimborsi pubblici per più di 450 milioni di euro a fronte del 38% dei posti letto e del 45% delle prestazioni specialistiche e diagnostiche.

Nonostante questi cospicui introiti, Aris e Aiop – le associazioni che raggruppano la sanità privata nata nel mondo cattolico e quella ben più recente del business laico – continuano a negare il rinnovo contrattuale subordinandolo in sostanza alla garanzia di maggiori contributi da parte della Regioni.

 

UNO SCIOPERO CHE HA BISOGNO DI SOLIDARIETÀ E SOSTEGNO

Un atteggiamento provocatorio che ha costretto i sindacati a proclamare una giornata di sciopero nazionale della sanità privata per il 20 settembre, dopo che anche l’ ultimo tentativo di conciliazione al Ministero del Lavoro si è risolto con un nulla di fatto.

Lo sciopero sarà preceduto da numerose iniziative di protesta e sensibilizzazione. L’incontro con l’assessore Donatella Albini è il primo di una serie per spiegare le ragioni della protesta e chiedere ai rappresentanti politici del territorio solidarietà e sostegno ai lavoratori.