Dai lavoratori della Sanità privata un appello alle istituzioni
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Dai lavoratori della Sanità privata un appello alle istituzioni

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Pubblicato il 30 Gennaio 2019

Due episodi, egualmente significativi, hanno accompagnato la manifestazione sindacale di questa mattina nella piazza antistante gli ingressi di Palazzo Lombardia, sede della Regione a Milano, nell’ambito della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro (scaduto da 12 anni) dei dipendenti della sanità privata. Il primo è avvenuto in contemporanea alla manifestazione: un avvio di confronto con una delle due associazioni, l’Aiop, a cui fanno riferimento cliniche e ospedali privati gestiti dal mondo religioso (foto in basso); il secondo, a manifestazione conclusa, è stato l’incontro (nella foto in alto) di una delegazione sindacale – della quale faceva parte anche Angela Cremaschini, segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica – con l’assessore regionale al welfare Giulio Gallera.

 

IL RUOLO CHIAVE (SEPPURE INDIRETTO) CHE PUÒ GIOCARE LA REGIONE

Quella di oggi rappresenta il culmine di innumerevoli iniziative tenute a livello territoriale per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sullo scandalo di un contratto di lavoro che Aris e Aiop rifiutano di rinnovare nonostante gli utili della loro attività, garantiti proprio da quei lavoratori che continuano a penalizzare, siano costantemente in crescita. Un business che fa perno sui trasferimenti di Regione Lombardia alla sanità privata.

 

 

DA BRESCIA MILLE FIRME DI SOLIDARIETÀ

La delegazione bresciana presente stamattina a Milano ha consegnato oltre 1.000 firme di cittadini e utenti della sanità privata bresciana che sottoscrivendo l’appello per il contratto si sono schierati dalla parte dei lavoratori.

 

L’IMPEGNO DELL’ASSESSORE

All’assessore Gallera è stata ribadita con fermezza la necessità del rinnovo di un contratto che riconosca la professionalità e l’impegno quotidiano di tutte le lavoratrici e i lavoratori; è stato anche chiesto che Regione Lombardia metta in campo ogni utile azione per favorire lo sblocco delle trattative. “Viviamo con preoccupazione il disagio degli operatori della sanità privata per un contratto di lavoro scaduto 12 anni fa – ha dichiarato Gallera all’agenzia di stampa regionale Lombardia NotizieFaremo certamente la nostra parte sui tavoli nazionali affinché la situazione si evolva e trovi una rapida soluzione a livello normativo, con le necessarie e opportune coperture finanziare“. L’assessore si è impiegato a portare il problema in Consiglio regionale.

 

LA MOBILITAZIONE CONTINUA

Il nostro percorso di mobilitazione non si esaurisce in questa giornata – scrivono in un comunicato stampa Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Lombardia – lo stato di agitazione prosegue fino a quando la firma del contratto nazionale della sanità privata non diverrà fatto concreto”.