Medtronic, ore d’attesa. Solidarietà dal Consiglio generale Femca Cisl
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Medtronic, ore d’attesa. Solidarietà dal Consiglio generale Femca Cisl

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Pubblicato il 10 Luglio 2018

Un forte messaggio di condivisione, di solidarietà e di sostegno è stato inviato oggi dal Consiglio generale della Femca Cisl alle lavoratrici e ai lavoratori della Medtronic.

Siamo alla vigilia di un passaggio estremamente importante di questa vertenza – ha sottolineato il segretario generale della categoria Giuseppe Marchi – e cioè l’incontro del 12 luglio al tavolo del Ministero dello Sviluppo con la presenza dei responsabili della multinazionale. A quel tavolo noi portiamo anche i sacrifici di questo mese di presidio delle lavoratrici e dei lavoratori di Roncadelle e di Torbole Casaglia, insieme alle speranze concrete cresciute in queste ultime settimane di un progetto di reindustrializzazione che ha però bisogno di segnali che solo la multinazionale può dare“.

 

IL DOCUMENTO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE FEMCA CISL BRESCIA

Le delegate ed i delegati della FEMCA CISL di Brescia, riuniti in Consiglio Generale in data odierna, esprimono piena solidarietà alle lavoratrici e lavoratori della Medtronic ed alle loro famiglie colpite dalla inaccettabile decisione della multinazionale americana di delocalizzare la produzione dei siti di Roncadelle e Torbole Casaglia.

Preoccupati per le pesanti ricadute sociali che si verificherebbero con la perdita dei 315 posti di lavoro, condividono la protesta in atto dal 7 giugno 2018 e le modalità di gestione sino ad oggi esercitate dalle lavoratrici in accordo con le RSU e le federazioni sindacali di categoria FEMCA, FILCTEM e UILTEC.

Si impegnano ad attivare, nei propri luoghi di lavoro iniziative di raccolta di contributi a sostegno delle lavoratrici e lavoratori in sciopero.

Esprimono il pieno appoggio all’azione delle RSU e della Segreteria della FEMCA CISL e auspicano che l’incontro presso il ministero dello Sviluppo Economico previsto per il 12 luglio alla presenza del Ministro del Lavoro e dei vertici della multinazionale sia l’avvio di un percorso di spazi reali che portino alla salvaguardia dell’occupazione e delle professionalità che la realtà bresciana della INVATEC MEDTRONIC ha costruito nel tempo.

Ritengono molto significative le diverse ed innumerevoli forme di solidarietà che stanno accompagnando la resistenza delle lavoratrici e lavoratori in sciopero, segno questo di una consapevolezza che sta sempre più ampliandosi oltre i confini della stessa fabbrica.